Le vaccinazioni
Come e quando vaccinare un cucciolo può essere fonte di confusione per il neo proprietario, ma fortunatamente ci sono colleghi che, a fronte di prove scientifiche certe, hanno stilato delle linee guida in grado di fugare qualsiasi dubbio in proposito.
Citando i dati della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA), é dimostrato come un cucciolo che ha preso il colostro dalla madre (e quasi tutti i nostri cuccioli lo hanno preso in quanto é il secreto delle mammelle che fuoriesce i primi 3-4 giorni dopo il parto) presenta anticorpi circolanti materni (MDA) a livello tali da non permettere una vaccinazione attiva fino a 8-12 settimane.
Questo significa che vaccinare un cucciolo prima dei due mesi e mezzo non ha molto senso, in quanto questi anticorpi circolanti neutralizzano la risposta immunitaria indotta dal vaccino e non sarebbe colpa della mancata vaccinazione se nel frattempo il cucciolo dovesse manifestare sintomi compatibili con qualche grave malattia infettiva.
I vaccini non sono poi tutti uguali: il cane viene vaccinato contro cimurro, epatite infettiva, parvovirosi, parainfluenza (che sono malattie virali) e leptospirosi (che é una malattia batterica), mentre il gatto viene vaccinato per rinotracheite infettiva, calicivirosi e panleucopenia infettiva (tutte malattie virali).
Un approccio semplice, che poi é quello che seguo nella mia clinica, é, nel cane, quello di effettuare una prima vaccinazione pentavalente dopo i due mesi e mezzo di età, seguito da un richiamo a distanza di circa 4 settimane; dopo il primo richiamo annuale pentavalente, i richiami successivi prevedono di vaccinare annualmente per la sola leptospirosi ed ogni 3 anni (tale é la persistenza degli anticorpi contro i virus) anche contro cimurro, epatite, parvovirosi e parainfluenza.
Nel gatto prima vaccinazione non prima dei due mesi e mezzo, richiamo dopo 4 settimane e poi richiami annuali.